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Coronavirus e comunicazione social

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Coronavirus e comunicazione social

Ci abbiamo messo un po’, ma finalmente siamo tornate! Il Coronavirus ha colpito duro, non la salute, per fortuna, ma il lavoro di ogni giorno. Ebbene sì, anche le Social Pills, così allegre e spensierate, sempre in giro a “combinare guai” si sono dovute fermare di fronte alla potenza di questo nemico invisibile. Ma ci siamo fermate solo fisicamente, perché il nostro lavoro continua, per non dire che si è letteralmente triplicato.

Lavorare da casa, lo stiamo facendo in tantissimi, in tutta Italia, in tutto il mondo! E se il covid 19 ci costringe alla reclusione casalinga, non può di certo fermare la comunicazione. In questi giorni, che per alcuni di noi hanno rappresentato il primo confronto con quello sconosciuto di nome smart working, i social network sono a dir poco infuocati. Sempre con il telefono in mano, non resistiamo a leggere notizie, purtroppo anche troppe fake news, pubblicare foto di piatti fatti in casa, video di sessioni di fitness in camera e molto altro. L’unico modo che abbiamo per sentirci più vicini è proprio questo: condividere, condividere, condividere. E se è vero che tutti, ma proprio tutti, sono su Facebook, Instagram e Google ad ogni ora della giornata, allora è anche vero che nemmeno la comunicazione business può stopparsi.

Sin dai primi giorni di marzo, quando l’emergenza sanitaria incominciava a fare capolino anche nella nostra piccola città, ci siamo subito chieste cosa avremmo potuto fare nel caso in cui la situazione fosse peggiorata. D’altronde le immagini e le notizie provenienti dalla Cina, così come quelle che giungevano dal nord Italia non facevano ben sperare. Il primo decreto che faceva dell’Italia intera una nazione “a casa” ha poi dato la conferma circa tutte le nostre paure.

Sangue freddo. Raccogliamo tutte le scartoffie, gli appunti e le agende. Pc in borsa e si torna a casa. Ma non per prendersi una pausa. No. Per lavorare ancora di più perché c’è tanto da comunicare.

Tutti i nostri clienti sono spaventati, preoccupati… Li sentiamo solo per telefono ma ce li immaginiamo con le mani tra i capelli e la testa pronta a sbattersi contro il primo muro disponibile. No, non è un bene per le attività commerciali questo, no. Non è un bene per nessuno, soprattutto quando operi in una piccola realtà dove tutto è difficile da sempre. Non ci voleva proprio, ma non ci sembra il caso di mollare proprio adesso!

“Che facciamo?”, “Ragazze dobbiamo chiudere, e ora come si fa?”, “Forse dovremmo sospendere i lavori sui social per un po’ di tempo”

No, non siamo d’accordo. Ora forse è proprio il momento in cui bisogna esserci di più. Ora è il momento in cui mostrare il vostro lato più dolce e umano. Ora c’è da comunicare, tantissimo. C’è da comunicare speranza, ma anche allegria e spensieratezza nonostante tutto. Si, perché tutto sembra congelato, ma si può fare tantissimo anche senza essere sul posto di lavoro. Allora diamo il via alle consegne a domicilio di cibo e drink, che si sa, all’aperitivo non vogliamo rinunciare, neanche sotto assedio! E per chi proprio non può operare? Le saracinesche saranno anche abbassate ma le menti in questi giorni lavorano come non mai. Le attività commerciali non si fermano sui social, no! Devono intrattenere i propri clienti in ogni modo, per non farli dimenticare di loro, per fargli sapere che ci sono sempre, anche solo con il cuore e con il pensiero.  

In questi giorni stiamo lavorando tanto, tantissimo, più dei giorni normali nella nostra caverna/rifugio. E non ci piace tantissimo fare continui brief via WhatsApp, piuttosto che vederci dal vivo. Ma sappiamo che ne usciremo con tanti insegnamenti in più. Perché quando tutto sarà finito, per tanti quel giorno sarà il bello di ritornare ad una vita normale, per noi sarà l’ennesima prova del fatto che a fare quello che si ama si vince sempre.

Torneremo a sentirci vivi, ma nel frattempo restiamo a casa e laviamoci le mani.

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